Green Plan 2030 – Opportunità per il Made in Italy a Singapore
La città-stato di Singapore ha recentemente presentato il Green Plan 2030, un piano di investimenti atti allo sviluppo sostenibile, rafforzando i buoni propositi dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi.
Come riportato sul sito web dedicato, i punti fondamentali sono:
- City in Nature
- Sustainable Living
- Energy Reset
- Green Economy
- Resilient Future
Il piano, dunque, si prefissa di ridurre l’impatto antropico sull’ambiente attraverso l’utilizzo di energia rinnovabile e di introdurre il concetto di sostenibilità nella vita quotidiana, riducendo l’impatto ambientale delle abitazioni e diffondendo le idee fondamentali nell’opinione pubblica. Inoltre, lo scopo è quello di creare occupazione, sfruttando la sostenibilità come vantaggio rispetto ai competitors.
Ma quali obiettivi concreti si è prefisso lo Stato di Singapore?
- Piantare un milione di alberi;
- Ridurre i rifiuti pro-capite del 30%;
- Espandere le piste ciclabili a 320 km;
- Espandere la rete ferroviaria a 360 km;
- Aumentare le corse dei mezzi pubblici del 75%;
- Utilizzare carburanti sostenibili;
- Aumentare la produzione di energia solare a 2 GW;
- Immatricolare solo veicoli ecosostenibili entro il 2030;
- Portare il 20% delle scuole a zero emissioni;
- Produrre il 30% del fabbisogno di cibo localmente;
- Creare e diversificare posti di lavoro nell’ambito green;
- Rendere green l’80% degli edifici;
- Ridurre l’inquinamento prodotto da impianti di refrigerazione e condizionamento;
- Promuovere la ricerca e lo sviluppo;
- Introdurre un programma di sostenibilità per le imprese;
- Usare il 15% in meno di energia nei quartieri popolari;
- Diventare un modello di ecosostenibilità in Asia e nel mondo.
L’Italia è uno dei principali partner commerciali di Singapore: solo nel 2019, lo scambio economico è stato pari a 2,4 mld di euro. I rapporti sono già buoni; se consideriamo che Singapore è uno dei paesi che ha saputo gestire meglio la pandemia, è lampante che Singapore sia una delle aree più promettenti a livello di export, anche grazie al Green Plan 2030. Uniamo tutto questo al costante sviluppo commerciale dello Stato asiatico e otterremo una collaborazione che difficilmente fallirà.
In particolare, le aziende che si collocano nel settore tecnologico possono trovare partner molto validi, che consentiranno di sviluppare il prodotto e diffonderlo nel mercato unificato del sud-est asiatico. Altri settori interessanti sono la farmaceutica, la cosmetica, l’edilizia e l’arredamento. Gli investimenti sono facilitati dagli aiuti economici del governo, oltre che dall’accordo commerciale di libero scambio siglato tra UE e Singapore, atto ad eliminare i dazi doganali e favorire la circolazione della merce.