Il Recovery Plan italiano pensato dal presidente del consiglio Draghi, oltre alle riforme e i progetti nel cronoprogramma del PNRR, prevede anche misure destinate alle startup (principalmente alle startup innovative) nonostante poche volte e in modo superficiale si è sentito parlare di questo argomento. Tali interventi rientrano nel piano di trasformazione digitale del tessuto produttivo del Paese e soprattutto per la digitalizzazione delle PMI.
PNRR, le misure per la digitalizzazione delle PMI
Le startup sono state utilizzate ultimamente soprattutto nell’ambito dell’investimento 1.1, della componente 3.1 inserita nella Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura“, che prevede l’utilizzo di 500 milioni per la digitalizzazione dei beni custoditi nei musei, archivi, biblioteche e luoghi della cultura, in modo tale da permettere ai cittadini e agli operatori del settore di godere del patrimonio culturale e di avere un rapporto più efficace con la Pubblica Amministrazione. Riguardo ciò, nella relazione del PNRR è scritto che sono sostenute la realizzazione di nuovi contenuti culturali e lo sviluppo di servizi digitali ad alto valore aggiunto a carico di imprese culturali/creative e start-up innovative, il tutto finalizzato all’incremento di un’economia basata sulla diffusione della conoscenza, ma non sono disponibili altri dettagli a riguardo. Nella Missione 1, componente 1.1, investimento 1.2 si legge anche che la transizione al cloud della PA, favorita dagli investimenti della prima componente della Missione 1, è utile anche allo sviluppo di una rete di imprese e startup capaci di integrare e migliorare l’offerta e la qualità di prodotti software per la PA.
La Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica“, nella componente 2.5 prevede l’investimento 5.4 per la costituzione del Green Transition Fund (GTF) per lo sviluppo e il sostegno di start-up green attive nella transizione ecologica (es. rinnovabili, mobilità sostenibile, efficienza energetica, etc.), attraverso investimenti di venture capital diretti e indiretti, con uno stanziamento di 250 milioni di euro.
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