Dossier Economy

Dicembre 3, 2024
21:34

La National Investment Commission irachena ha recentemente pubblicato la Investment Map of Iraq 2021, oltre all’Investor Guide to Iraq 2021: analizzando questi documenti, è facile rendersi conto delle numerose opportunità di business che questa terra può offrire.

In uno scenario ormai sicuro, dopo la fine dei conflitti bellici che hanno caratterizzato l’Iraq per diversi anni, le condizioni sono ottimali per una forte ripresa dell’economia. In particolar modo, si prevede un grande sviluppo di infrastrutture e costruzioni, nonché della manifattura e della produzione di energia elettrica attraverso fonti rinnovabili: quest’ultimo punto sarà fondamentale per una florida ripresa delle attività agricole. La nomea acquisita negli anni dal Made in Italy potrebbe risultare importante per le aziende italiane allo scopo di espandere il proprio giro di affari in un mercato molto fertile.

Nel 2020, l’Italia ha garantito all’Iraq l’1,8% dell’import totale, incassando una somma pari a 539 mln di euro (dati Osservatorio Economico MAECI). Ulteriori osservazioni di gennaio 2021 evidenziano che i principali prodotti esportati in Iraq sono macchine (agricole e non) e prodotti lavorati in metallo, come tubi e cavi elettrici. 

Al contrario, nel 2020 l’Italia è stata il settimo paese al mondo per import dall’Iraq; la somma spesa è pari a 2,2 mld di euro, impiegati quasi esclusivamente per l’acquisto di petrolio greggio.

Segnaliamo l’ufficio ICE di Amman (amman@ice.it) per qualsiasi informazione sul mercato in Giordania, Iraq e Palestina.

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