Il vincolo dall’utilizzo del Pos è esistente già dal 2012 ma si è visto raramente l’imputazione di ammende per gli ottemperanti.
I consumatori italiani devono attendere ancora per poter comodamente usufruire del beneficio del pagamento elettronico (carta di credito o bancomat).
Il governo Draghi , in carica dal 13 febbraio 2021 , pareva avere successo , imputando una pena più severa , rincarando le ratifiche con il 4% in più sul totale dell’importo.
Ad oggi, purtroppo, esistono ancora perplessità sulla questione.
Dalla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2021, si apprende la decisione divenuta legge del decreto Recovery.
Rimandate all’anno prossimo le multe per titolari di attività e liberi professionisti, che non renderanno disponibile il servizio di pagamento elettronico per tutti i cittadini.
Dal 2023 , infatti , è previsto il pagamento di una sanzione di 30 euro , maggiorata del 4% del negato versamento.
Nessuno è escluso , da chiunque venda beni o servizi alla clientela, dai commercianti , alle partite Iva, ma anche dottori , avvocati eccetera.
A questo si aggiunge, a partire dal 1 gennaio 2022, la riduzione della soglia massima di 1000 euro prevista per i pagamenti in contanti , diversamente dai 2000 euro minimi , previsti dal decreto fiscale della Legge di Bilancio 2020, approvato dal governo Conte bis.
L’invito è quello di segnalare tutti gli inadempienti, a cui dovrà aggiungersi la stretta morsa da parte delle autorità competenti, come risoluzione delle infrazioni .
Si ammette, tuttavia, la difficoltà di attuazione degli obblighi a causa degli esercenti “furbetti” che aggirano l’ostacolo dichiarando il malfunzionamento del Pos o l’assenza di linea .
Il dubbio amletico è : verranno mai applicate alla regola le disposizioni sulle sanzioni?
Il futuro è una incognita, data la difficoltà di attuazione e dato un procrastino di ulteriori dodici mesi.
Non ci si fa illusioni .
La Redazione
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